I funghi sono degli organismi eterotrofi, in quanto non sono in grado di produrre il nutrimento di cui hanno bisogno, ma lo derivano a partire da sostanze organiche elaborate provenienti da organismi autotrofi o altri organismi eterotrofi. I funghi possono avere diverse forme e strutture: da strutture unicellulari come i lieviti, a forme pluricellulari più complesse come muffe e funghi mangerecci.
La loro grande adattabilità a diversi ambienti fa si che i funghi si possano trovare ovunque: nei boschi, nel nostro giardino di casa, sui tronchi degli alberi, sulle rocce, sottoterra, su frutta e verdura, nei formaggi e addirittura sul nostro corpo!
Anche se non ce ne accorgiamo, la loro presenza è importate sotto molti aspetti e ad oggi la loro applicazione in diversi campi li rende a noi indispensabili.
Importanza ecologica dei funghi
In primo luogo, i funghi presentano un’enorme importanza ecologica in quanto, insieme ai batteri, sono i principali attori della decomposizione della materia organica sia vegetale che animale. La loro azione permette il rilascio di anidride carbonica in atmosfera e di restituire composti azotati e altri nutrienti al suolo. Questi composti di scarto per i funghi vengono poi riciclati da piante e poi animali, rientrando così nella catena alimentare.
Non è da sottovalutare anche la capacità dei funghi di instaurare rapporti molto stretti con diversi organismi. La simbiosi più importante è quella con le radici di alcune piante che viene definita micorriza. Questa associazione è molto intima e benefica per entrambi i partners (simbiosi mutualistica). Il fungo fornisce alla pianta protezione dall’attacco di funghi patogeni e aumenta la sua capacità di assorbire acqua e nutrienti, in cambio di carboidrati e vitamine prodotti dalla pianta stessa. Molto spesso queste associazioni sono specie specifiche, difficili da riprodurre e dunque da coltivare, ne sono un esempio i tartufi e i funghi porcini.
Un’altra associazione degna di nota sono i licheni. Questo rapporto instaurato tra funghi e alghe o cianobatteri lo si può osservare sulle rocce oppure sulla corteccia degli alberi. Si tratta ancora di una simbiosi mutualistica che permette ai due partners di vivere in ambienti inospitali ed estremi. I licheni sono in grado di assorbire sostanze prelevate dall’atmosfera, tra cui sostanze inquinanti, ma non sono in grado di sbarazzarsi delle loro parti vecchie o contaminate per cui accumulano. Queste caratteristiche li rende degli ottimi indicatori per stimare l’inquinamento atmosferico.
Federica Vescera