Quanto conosci le api?

Con la primavera tornano gli insetti impollinatori, tra cui le nostre amate api.

Facenti parte dell’ordine degli imenotteri, il genere Apis comprende ben 27 specie, ma la più nota e diffusa al mondo è sicuramente l’ape europea o Apis mellifera.
Le api sono insetti eusociali, vivono in una società ben strutturata, ed ognuno degli individui presenta caratteristiche e compiti ben precisi.
Più precisamente troviamo l’ape regina, i fuchi e le api operaie.

  • La regina, unica per ogni alveare, l’unica a poter deporre uova. Generalmente è la madre di tutte le api presenti in un alveare, ha un’aspettativa media di vita di circa 3 anni, fino a un massimo di 5.
  • I fuchi, ovvero i maschi delle api, hanno il solo scopo di fecondare le future regine e vivono in media 50 giorni.
  • Le api operaie invece sono tutte si sesso femminile, sono sterili e hanno un’aspettativa di vita di 30-40giorni.

Come distinguere l’ape regina dalle operaie e dai fuchi?

I fuchi rispetto alle operaie sono più grandi e robusti, hanno un addome meno appuntito e grandi occhi composti che si toccano sopra la fronte. La regina si riconosce bene a occhio nudo perché è molto più grande rispetto alle operaie, presenta un addome molto sviluppato e ha delle ali corte rispetto alla lunghezza complessiva del corpo.

I compiti delle api operaie: un’ape operaia durante il corso della sua vita svolge diversi compiti. Per i primi tre giorni di vita le operaie svolgono il ruolo di spazzine, si occupano della pulizia delle celle e dell’alveare per prepararle a una nuova deposizione.
Tra i 4-10gg di vita assumono il ruolo di api nutrici, si occupano di nutrire le larve.
Tra i 10-16gg diventano api ceraiole, producono cera da speciali ghiandole poste sull’addome per riparare o ingrandire l’alveare.
Quando ha 16-20gg svolge il compito di ape guardiana, difende l’alveare da aggressori esterni e da api di altri alveari.
A partire dal 21esimo giorno l’ape esce finalmente dall’alveare per occuparsi della raccolta di nettare, polline, propoli e acqua, tutte sostanze necessarie per la sopravvivenza dell’alveare, si parla dunque di ape bottinatrice.
In pratica le api che vediamo svolazzare in giro, sono le più anziane.

Apis mellifera è specie aplo-diploide. I fuchi sono aploidi, derivano dunque da uova non fecondate e possiedono solo il corredo genetico della madre. Le regine e le operaie sono diploidi, derivano da uova regolarmente fecondate.

Perché un’ape diventa regina piuttosto che operaia?  Perché alcune larve, che crescono in determinate cellette, vengono nutrite esclusivamente con pappa reale con lo scopo di diventare sessualmente mature, mentre le altre api vengono nutrite a pappa reale solo i primi 2giorni nel loro stato larvale poi verranno nutrite a miele, nettare, polline, pane delle api.

Fasi di sviluppo di un’ape:
La regina depone un uovo sul fondo della celletta, impiega 3giorni per lo sviluppo embrionale, poi la larva si schiude e si alimenta sul fondo della cella. Ciascuna larva, accrescendosi, subisce 4 mute, quindi la sua cella viene chiusa con un opercolo di cera, e la larva racchiusa all’interno tesse un sottile bozzolo nel quale si impupa. La pupa subisce una metamorfosi completa, ed infine taglia l’opercolo della cella con le proprie mandibole per sfarfallare come giovane ape.
Lo sviluppo completo da uovo a futura regina è di circa 16gg; le operaie invece sfarfallano a circa 21 giorni dalla deposizione dell’uovo, i fuchi dopo 24.

Nell’alveare troviamo tre tipi di celle:
– Le celle da operaia, dove la regina deporrà uova fecondate destinate allo sviluppo di api operaie.
– Le celle da fuco, più grandi di quelle da operaia, in cui vengono deposte uova non fecondate.
– Le celle reali, costruite lungo il bordo dei favi, per allevare nuove regine. La prima regina nata utilizza il pungiglione per eliminare le sorelle non ancora uscite dalle celle.

Perché le api costruiscono celle reali se vi è una sola regina per alveare e c’è già una regina che depone?

La sciamatura: Con la fine di aprile e l’inizio di maggio, si verifica il famoso fenomeno della sciamatura. Quando l’alveare raggiunge la sua dimensione massima, si divide, creando una nuova famiglia.
Le api allevano una nuova regina e poco prima che nasca, circa metà dell’alveare con al comando la vecchia regina, sciama.
(video di Emanuele Luigi Zenga)

Quando una regina esce dalla sua cella, è vergine, ovvero non fecondata. In questa condizione, non potrà essere di nessun aiuto allo sviluppo della colonia. Per questo motivo, dopo 5-10 giorni dalla sua nascita, farà dei voli di perlustrazione, che culmineranno con il cosiddetto volo nuziale verso un luogo di raduno dove si concentrano i fuchi per consentire l’accoppiamento con regine vergini, le regine conservano poi gli spermatozoi per tutta la durata della loro vita in una spermateca e li useranno per la creazione di un nuovo alveare.
Se però, gli spermatozoi nella spermateca vengono esauriti (regina fucaiola che depone solo uova aploidi) o se la regina diventa troppo anziana e non svolge più il suo compito efficientemente, viene sostituita dalle operaie per garantire la sopravvivenza dell’alveare. La regina infatti, durante la sua vita emette dei particolari feromoni che impediscono lo sviluppo dell’apparato riproduttore delle operaie, che rimangono così sterili, ma servono anche per far capire che c’è una regina che depone e che la sopravvivenza dell’alveare è garantita.

Ilaria Bergamo

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